Post by CleaverIl giorno Tue, 06 Mar 2012 21:02:38 +0100
Post by Unilìno ma lo fa qualcun altro al posto loro :-)
e quando i libri saranno e-book questo processo diverrà ancora piu'
semplice.
E sarà la morte della scrittura professionale.
Se non si trova un business model alternativo, gli e-book gratuiti non
possono essere sostenuti.
Infatti ancora nessuno in questa discussione ha portato un valido e
proficuo business model adattabile a tutti i tipi di editoria,
specialmente alla narrativa creativa.
Avere il lavoro altrui gratuitamente è stato il desiderio di ogni uomo,
fin dal sorgere della schiavitù. ;-)
Vero; pero' stiamo uscendo un po' dal seminato (colpa mia che ho fatto
l'esempio di cui sopra).
Io sono contrario alla pirateria, è comunque un fenomeno che c'e' e
segue logiche di mercato.
Cosa intendo per logiche di mercato?
Prendo il primo libro che mi capita. Ho sulla scrivania davanti a me
"L'orologiaio Cieco" di Dawkins, 440 pagine, 9,80 euro
Libro vero, certo, edizione economica ma comunque un libro.
Quanto mi sarebbe costato piratarlo?
Avessi dovuto fare le fotocopie, mettiamo anche 2 pagine per foglio, 220
fotocopie con la macchina multifunzione, spiaccicando un originale sul
vetro della macchina, pagina per pagina, con il risultato che le
fotocopie sarebbero state distorte nella parte interna della pagina (in
quanto non fotocopiate perfettamente in piano), un originale semidistrutto.
E mi sarei trovato un malloppo di fotocopie, magari neanche fronte
retro, da portare in cartoleria a far rilegare con quell'antipatica
spirale.... e oltretutto essere nell'illegalità.... ne vale la pena?
Sicuramente no.
Ma nel caso dell'ebook "piratarlo" significherà con molta probabilità
niente piu' che farsi prestare il file da un amico (o il lettore con il
file installato) e dare il via a un qualche programma che provvede a
rippare il contenuto dell'ebook senza drm.
Cio' è sicuramente tecnicamente possibile visto che siccome il libro è
leggibile per l'utente è di conseguenza anche rippabile, (a meno che
l'algoritmo e il codice di decriptazione del contenuto non siano dentro
la retina o dentro il cervello dell'utente finale).
Insomma, se il kindle visualizza un contenuto decrittato, quest'ultimo
puo' anche essere decrittato.
Adesso veniamo al prodotto della pirateria:
nel caso del libro cartaceo si ha un ammasso di fotocopie da rilegare,
di scomodo trasporto (il libro si mette in una qualsiasi borsa anche da
donna, per le fotocopie serve una 24ore)
nel caso dell'ebook piratato si ha un file il cui contenuto è identico
all'originale, e il cui contenitore non possiede piu' la protezione.
quindi il prodotto copiato è addirittura migliore dell'originale.
Questo per dire che se gli autori sognano il sapore della rivalsa
perche' credono che con l'ebook "non ci sarà piu' il mercato dell'usato"
e venderanno molto di piu', e magari l'utente sarà costretto a
ricomprare il libro se cambia lettore e/o il lettore si rompe, mi sa che
invece si sbagliano e hanno poco da ridere.
Il sistema potrebbe funzionare se gli ebook venissero messi in vendita a
prezzi molto bassi. Un po' come adesso con le apps che costano 1 o 2
euro, cifre tali che l'utente pensa "vabbeh, non vale la pena cercare la
versione piratata e se un giorno dovessi ricomprarlo perche' cambio
lettore, per 2 euro pazienza".
Se vi sembrano prezzi da fame, considerate che a 9,80 euro ho comprato
"L'orologiaio Cieco" di Dawkins, 440 pagine, compresa la carta,
l'inchiostro, forza elettromotrice per le rotative, il trasporto in
libreria, la percentuale della libreria, ma soprattutto, soprattutto
(squilli di tromba) ho acquistato la piena proprieta' un un oggetto
fisico che posso rivendere o regalare.
Con l'ebook invece, non c'e' il costo della carta, dell'inchiostro,
corrente elettrica, libreria e non compro nessun prodotto ma acquisto un
servizio e cioè il diritto di lettura di un testo, magari neanche a
tempo indeterminato.
Quanto dovrebbe costare quindi l'ebook corrispondente al libro da 9,80 euro?
Perche' se cercano di vendermelo a 5 euro per me se lo tengono.