THe_ZiPMaN
2012-01-16 15:38:24 UTC
Buongiorno,
mi è sorta una domanda cui non ho trovato una risposta riguardo alla
"personalità" della PEC.
Chiunque può sottoscrivere un account PEC ed utilizzarlo per ricevere
posta certificata, e la maggior parte degli account personali sarà del
tipo ***@doinio-pec.it. Le aziende sono tenute a comunicare
alla CCIAA l'account ufficiale e ad aggiornarlo quando cambia, ma da
quanto mi risulta non esiste analogo obbligo per i privati o anche per
liberi professionisti non iscritti agli albi.
Supponiamo quindi, scaduto il primo anno, di disdire il mio account.
Se non sono tenuto a comunicare ad alcuno la cessazione di utilizzo
dell'indirizzo ovviamente potranno esserci dei contatti che continuano a
fare riferimento al medesimo account anche dopo la disdetta.
In condizioni standard ovviamente dalla momento della disdetta
riceveranno un errore di "utente inesistente".
MA.
Il provider pec può riassegnare tale indirizzo ad un'altra persona dopo
che l'ho liberato io? (non ho trovato menzione di ciò ad una prima ricerca).
Considerando che la mail risulta consegnata quando è recapitata nella
cassetta postale e non quando è effettivamente letta, potrebbe capitare
che il nuovo assegnatario della casella di posta non legga mai la mail.
Un potenziale mio interlocutore, ovviamente non è detto che sappia della
mia cessazione d'utilizzo di quell'indirizzo di posta e non ha
ovviamente alcun modo di verificare non essendo io obbligato a
registrarmi su pubblici registri.
Una comunicazione inviata a tale indirizzo pertanto non sarebbe ricevuta
da me ma risulterebbe correttamente consegnata.
Dal momento che da tale invio potrebbero derivare implicazioni legali,
cosa accade in questo caso?
a) Il provider non deve mai riutilizzare per nessun motivo gli indirizzi
e-mail già assegnati che sono da trattare alla stessa stregua delle
credenziali di accesso per la 196/03 quindi il problema non si pone.
b) la mail si considera non inviata in quanto l'indirizzo del
destinatario è errato e sono cazzi del mittente accertarsi (non si sa
come) della correttezza dei dati.
c) la mail si considera recapitata correttamente anche se il
destinatario non è corretto perché sono cazzi del destinatario
premurarsi di comunicare a *tutti* la variazione di recapito elettronico.
d) la mail si considera recapitata e la responsabilità di eventuali
problemi è del nuovo assegnatario della mail che era tenuto a leggere la
PEC ed a comunicare l'errato destinatario al mittente, come avviene per
una raccomandata recapitata ad un omonimo che va rifiutata o comunque
segnalata all'ufficio postale o al mittente.
mi è sorta una domanda cui non ho trovato una risposta riguardo alla
"personalità" della PEC.
Chiunque può sottoscrivere un account PEC ed utilizzarlo per ricevere
posta certificata, e la maggior parte degli account personali sarà del
tipo ***@doinio-pec.it. Le aziende sono tenute a comunicare
alla CCIAA l'account ufficiale e ad aggiornarlo quando cambia, ma da
quanto mi risulta non esiste analogo obbligo per i privati o anche per
liberi professionisti non iscritti agli albi.
Supponiamo quindi, scaduto il primo anno, di disdire il mio account.
Se non sono tenuto a comunicare ad alcuno la cessazione di utilizzo
dell'indirizzo ovviamente potranno esserci dei contatti che continuano a
fare riferimento al medesimo account anche dopo la disdetta.
In condizioni standard ovviamente dalla momento della disdetta
riceveranno un errore di "utente inesistente".
MA.
Il provider pec può riassegnare tale indirizzo ad un'altra persona dopo
che l'ho liberato io? (non ho trovato menzione di ciò ad una prima ricerca).
Considerando che la mail risulta consegnata quando è recapitata nella
cassetta postale e non quando è effettivamente letta, potrebbe capitare
che il nuovo assegnatario della casella di posta non legga mai la mail.
Un potenziale mio interlocutore, ovviamente non è detto che sappia della
mia cessazione d'utilizzo di quell'indirizzo di posta e non ha
ovviamente alcun modo di verificare non essendo io obbligato a
registrarmi su pubblici registri.
Una comunicazione inviata a tale indirizzo pertanto non sarebbe ricevuta
da me ma risulterebbe correttamente consegnata.
Dal momento che da tale invio potrebbero derivare implicazioni legali,
cosa accade in questo caso?
a) Il provider non deve mai riutilizzare per nessun motivo gli indirizzi
e-mail già assegnati che sono da trattare alla stessa stregua delle
credenziali di accesso per la 196/03 quindi il problema non si pone.
b) la mail si considera non inviata in quanto l'indirizzo del
destinatario è errato e sono cazzi del mittente accertarsi (non si sa
come) della correttezza dei dati.
c) la mail si considera recapitata correttamente anche se il
destinatario non è corretto perché sono cazzi del destinatario
premurarsi di comunicare a *tutti* la variazione di recapito elettronico.
d) la mail si considera recapitata e la responsabilità di eventuali
problemi è del nuovo assegnatario della mail che era tenuto a leggere la
PEC ed a comunicare l'errato destinatario al mittente, come avviene per
una raccomandata recapitata ad un omonimo che va rifiutata o comunque
segnalata all'ufficio postale o al mittente.
--
Flavio Visentin
There are only 10 types of people in this world:
those who understand binary, and those who don't.
http://al.howardknight.net/msgid.cgi?ID=131971124500
Flavio Visentin
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