Discussione:
intentare causa agli stati uniti per rimborso danni chiusura megaupload
(troppo vecchio per rispondere)
Dingo
2012-01-20 21:47:23 UTC
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si può fare?

Nonostante la stampa obsoleta e finanziata lo dipinga come conviene a certi
soggetti, su megaupload milioni di utilizzatori caricavano file PROPRI e su
cui non vigeva alcun copyright, perché nessuno (fino a pochi mesi fa) offriva
account premium a vita

ora che i federali hanno compiuto una operazione che avrebbero dovuto compiere
contro i terroristi dell'undici settembre (invece di dormire) la quale ha portato
l'impossibilità di accedere ai propri file LEGALISSIMI milioni di titolari
di account premium, su chi ci si deve rivalere, a chi chiedere i danni? è davvero
possibile citare il governo degli stati uniti? quanto si spenderebbe e quanto
si può chiedere?

confido di trovare pareri illuminati
Parsifal
2012-01-21 07:35:25 UTC
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Post by Dingo
si può fare?
Astrattamente si, ma bisognerebbe conoscere *bene* tutta la vicenda.
Molto più semplice ottenere la "restituzione" del materiale legale
contenuto nel proprio account e poi agire contro MU per i danni...
anche qui, però, bisognerenne vedere cosa dice il contratto.
Allo stesso modo cedo percorribile la strada dell'azione civile contro i
pirati (forse quella giuridicamente più corretta).
--
Il vecchio scosse il capo: — Che gioventù — gridò indignato. — Non sono
ancora nati e già accampano dei diritti ! (G.Guareschi)
Dingo
2012-01-21 13:11:37 UTC
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si può fare?
Molto più semplice ottenere la "restituzione" del materiale legale
contenuto nel proprio account e poi agire contro MU per i danni...
[...]
immagino che giuridicamente sia corretto così, ma il danno lo hanno provocato
i federali (o meglio chi ce li ha mandati), non megaupload, com'Ú che si arrogano
il diritto di causare danni d'immagine ed economici a persone che facevano
di megaupload un uso pienamente legale?

forse, avanzo l'ipotesi, perchÚ non gli si può far causa in massa? (al governo
degli stati uniti) e quindi si sentono al riparo da azioni legali che li obblighino
a risarcire? Ma questo Ú un atteggiamento davvero criminale!!!
Parsifal
2012-01-21 14:39:45 UTC
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Post by Parsifal
Post by Dingo
si può fare?
Molto più semplice ottenere la "restituzione" del materiale legale
contenuto nel proprio account e poi agire contro MU per i danni...
[...]
immagino che giuridicamente sia corretto così, ma il danno lo hanno provocato
i federali (o meglio chi ce li ha mandati), non megaupload, com'è che si arrogano
il diritto di causare danni d'immagine ed economici a persone che facevano
di megaupload un uso pienamente legale?
Ti faccio un esempio: mi avvalgo di un corriere che insieme ai miei pacchi
trasporta anche droga. La polizia lo ferma e sequestra l'intero carico in
attesa di discernere le pecore dalle capre.
Chi mi ha creato il danno?
--
"Il digitale e' come il maiale, non si butta via niente"
P.I. Virgolette del 13/01/10
Massi cadenti
2012-01-22 03:42:10 UTC
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Post by Parsifal
Ti faccio un esempio: mi avvalgo di un corriere che insieme ai miei pacchi
trasporta anche droga. La polizia lo ferma e sequestra l'intero carico in
attesa di discernere le pecore dalle capre.
Chi mi ha creato il danno?
La polizia IMHO, visto che ha i mezzi per discernere anche piuttosto
velocemente, come i cani antidroga, e il resto del carico va quindi
immediatamente dissequestrato o, se accertata una responsabilità
oggettiva del vettore (che può benissimo non sapere che stava
trasportando droga), comunque consegnato in qualche modo ai legittimi
destinatari, tra cui te.
Ma l'esempio non lo vedo attinente, un paragone andrebbe fatto con una
buca delle lettere impresenziata e non presenziabile (perché non è
nemmeno astrattamente pensabile un controllo preventivo sui file che
vengono caricati): il fatto che ci sia chi la usa per spedire pacchi
bomba e lettere minatorie, non fa né di quella buca delle lettere un
qualcosa di illegale, né tantomeno rende le poste responsabili.
La cosa grave è che qui praticamente è come se avessero sequestrato
non solo la buca delle lettere ma l'intera società delle Poste,
ipotizzando un ridicolo obbligo di verifica dei file: tutti sappiamo
che quando venivano segnalati dagli aventi diritto (in base peraltro
proprio al DMCA) quei file venivano rimossi.
Non si può quindi nemmeno in astratto addebitare la responsabilità al
gestore sia perché materialmente impossibilitato a verificare cosa
veniva caricato sia perché, oggettivamente, non è compito suo
stabilire cosa sia "pirata" e cosa no: un file, ad esempio una
canzone, potrebbe essere infatti stata caricata col benestare del
titolare dei diritti, o addirittura dal titolare dei diritti stesso,
quindi è ovvio che questo tipo di controlli spettano unicamente al
titolare dei diritti che è l'unico che può sapere se quel caricamento
è stato fatto con la sua autorizzazione oppure no.
Come se tutto questo non bastasse, proprio negli Stati Uniti esiste
l'importante caso Google (Youtube) VS Viacom (MTV) dove il popolare
portale di video sharing ha vinto la battaglia legale contro Viacom (e
nel diritto anglosassone vale come precedente) dove Viacom accusò
Google di mancato controllo e chiedeva che Google cercasse da solo i
file "pirati" su Youtube, Google diceva che era impossibile
controllare sia preventivamente sia a posteriori e che comunque non
spettava a lei farlo. Viacom perse la causa perché la Corte decretò
sia che il controllo era impossibile sia che non spetta
all'intermediario, ai sensi del DMCA, ma che l'intermediario diventa
responsabile SOLTANTO se non rimuovesse il contenuto qualora gli venga
segnalato in violazione dal titolare dei diritti.
In soldoni, le major non possono lamentarsi che su Mega* c'erano file
piratati, la colpa è loro che non glieli segnalavano. Vedremo al
processo ma è certo che questa è e sarà la linea di difesa di
Megaupload e sono pronto a scommettere che perlomeno su questo punto
vincerà senza problemi.
Massi cadenti
2012-01-22 03:45:54 UTC
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On Sun, 22 Jan 2012 04:42:10 +0100, Massi cadenti
Post by Massi cadenti
Viacom perse la causa perché la Corte decretò
sia che il controllo era impossibile sia che non spetta
all'intermediario, ai sensi del DMCA, ma che l'intermediario diventa
responsabile SOLTANTO se non rimuovesse il contenuto qualora gli venga
segnalato in violazione dal titolare dei diritti.
Specifico: la Corte disse anche che non bastava che Viacom dicesse a
Google "Ehi, guardate che su Youtube ci sono canzoni di mia proprietà
senza la mia autorizzazione" ma doveva fornire i link precisi dei
brani da rimuovere (del resto questo dice il DMCA)
Parsifal
2012-01-22 09:20:43 UTC
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Il Sun, 22 Jan 2012 04:42:10 +0100, in it.diritto.internet, Massi cadenti,
Post by Massi cadenti
Post by Parsifal
Ti faccio un esempio: mi avvalgo di un corriere che insieme ai miei pacchi
trasporta anche droga. La polizia lo ferma e sequestra l'intero carico in
attesa di discernere le pecore dalle capre.
Chi mi ha creato il danno?
La polizia IMHO, visto che ha i mezzi per discernere anche piuttosto
velocemente, come i cani antidroga, e il resto del carico va quindi
immediatamente dissequestrato o, se accertata una responsabilità
oggettiva del vettore (che può benissimo non sapere che stava
trasportando droga), comunque consegnato in qualche modo ai legittimi
destinatari, tra cui te.
Per quanto possa farlo velocemente ci sarà sempre un ritardo nella consegna
o un fermo del materiale dissequestrato presso n qualche deposito, ergo un
danno che comuqnue non può essere certo imputato alla polizia.
Post by Massi cadenti
Ma l'esempio non lo vedo attinente, un paragone andrebbe fatto con una
buca delle lettere impresenziata e non presenziabile (perché non è
nemmeno astrattamente pensabile un controllo preventivo sui file che
Sul controllo preventivo (o almeno in tempo reale) potremmo discutere:
potrà non essere accurato al 100%, ma non lo vedo impossibile.
Post by Massi cadenti
il fatto che ci sia chi la usa per spedire pacchi
[...]
Senza avere accesso ai dati processuali stiamo parlando del nulla.
Bisognerebbe capire su quali basi hanno proceduto.
Post by Massi cadenti
Non si può quindi nemmeno in astratto addebitare la responsabilità al
[...]
Post by Massi cadenti
è stato fatto con la sua autorizzazione oppure no.
In linea di massima concordo con te.
Post by Massi cadenti
Come se tutto questo non bastasse, proprio negli Stati Uniti esiste
[...]
Post by Massi cadenti
segnalato in violazione dal titolare dei diritti.
Si conosco il precedente, ma se non sbaglio è ancora pendente l'appello.
Post by Massi cadenti
In soldoni, le major non possono lamentarsi che su Mega* c'erano file
piratati, la colpa è loro che non glieli segnalavano. Vedremo al
processo ma è certo che questa è e sarà la linea di difesa di
Megaupload e sono pronto a scommettere che perlomeno su questo punto
vincerà senza problemi.
Prima di fare scommesse sarebbe il caso di leggere le carte, non credi?
--
"Se la bestia che dorme nell'uomo potesse essere trattenuta da minacce -
una qualsiasi minaccia, la prigione o la retribuzione dopo la morte -
allora il più alto emblema dell'umanità sarebbe il domatore di leoni nel
circo con la frusta, non il Profeta che si è sacrificato." (Boris
Pasternak, - Il dottor Zivago)
Massi cadenti
2012-01-22 18:07:33 UTC
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Post by Parsifal
potrà non essere accurato al 100%, ma non lo vedo impossibile.
Non è fattibile in generale, per quanto riguarda alcuni tipi di file
(audio) può essere fattibile, ma basta comprimerli in un archivio
magari con password e poi voglio vedere come fai ;)
Post by Parsifal
Senza avere accesso ai dati processuali stiamo parlando del nulla.
Bisognerebbe capire su quali basi hanno proceduto.
Si fa accademia partendo da quello che si sa. No? :)
Post by Parsifal
Si conosco il precedente, ma se non sbaglio è ancora pendente l'appello.
Sì è vero, ma fino a che l'appello non ribaltasse la situazione (e
dubito in ogni caso che succederà perché significherebbe di fatto
invertire l'onere della prova: non sei tu a dover dimostrare che io
sono colpevole ma sono io a dover dimostrare di essere innocente)
comunque la sentenza di primo grado vale come precedente.
Post by Parsifal
Prima di fare scommesse sarebbe il caso di leggere le carte, non credi?
Come detto sopra, stiamo facendo accademia ;)
Parsifal
2012-01-22 18:23:35 UTC
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Il Sun, 22 Jan 2012 19:07:33 +0100, in it.diritto.internet, Massi cadenti,
Post by Massi cadenti
Post by Parsifal
potrà non essere accurato al 100%, ma non lo vedo impossibile.
Non è fattibile in generale, per quanto riguarda alcuni tipi di file
(audio) può essere fattibile, ma basta comprimerli in un archivio
magari con password e poi voglio vedere come fai ;)
Vieto di caricare archivi con password?
Sew non sbaglio molti servizi di upload vietano di caricare file
crittografati.
Post by Massi cadenti
Post by Parsifal
Senza avere accesso ai dati processuali stiamo parlando del nulla.
Bisognerebbe capire su quali basi hanno proceduto.
Si fa accademia partendo da quello che si sa. No? :)
Ni, nel senso che abbiamo troppe poche informazioni per poter fare un
discorso serio.
Post by Massi cadenti
Post by Parsifal
Si conosco il precedente, ma se non sbaglio è ancora pendente l'appello.
Sì è vero, ma fino a che l'appello non ribaltasse la situazione (e
dubito in ogni caso che succederà perché significherebbe di fatto
invertire l'onere della prova: non sei tu a dover dimostrare che io
sono colpevole ma sono io a dover dimostrare di essere innocente)
comunque la sentenza di primo grado vale come precedente.
Si ma essendo primo gardo può essere superato\modificato da qualsiasi corte
di pari livello, quindi... ;)
--
Ora, può darsi che il supplizio più grande e più forte non stia nelle
ferite, ma nel sapere con certezza che, ecco, tra un'ora, poi tra dieci
minuti, poi tra mezzo minuto, poi adesso, ecco, in quell’istante, l'anima
volerà via dal corpo e tu non esisterai più come uomo, e questo ormai con
certezza; l’essenziale è questa certezza. (L'idiota, Fëdor Mikhailovic
Dostoevskij)
Daniele Orlandi
2012-01-22 18:43:30 UTC
Permalink
Post by Parsifal
Vieto di caricare archivi con password?
E come fai a sapere che si tratta di un archivio con password? Io potrei
mettere online una roba che sembrano dei dati legittimi e in realtà è un
file crittografato.

Senza entrare nella steganografia dove io posso uploadare un file video,
audio o un'immagine perfettamente buoni ma che contengono anche altre
informazioni le quali sono visibili solo avendo una chiave.

E senza la chiave non puoi neanche renderti conto che ci sono.
--
Daniele "Vihai" Orlandi
Bieco Illuminista #184213
Massi cadenti
2012-01-22 21:46:41 UTC
Permalink
Post by Parsifal
Vieto di caricare archivi con password?
Sew non sbaglio molti servizi di upload vietano di caricare file
crittografati.
Vieti (=lo scrivi nel contratto) o impedisci (=lo scrivi nel contratto
e ti adoperi tecnicamente per evitarlo)?
Nel secondo caso come pensi di fare? Se io metto un archivio protetto
da password dentro un archivio non protetto che fai, scomprimi tutto a
mo di scatole cinesi?
E se divido, come succede spesso, il file con hjsplit, e magari uppo
un pezzo su megaupload, un altro pezzo su rapidshare e un altro su
mediafire, e chiamo il file "archivio.zip" (che diventa
"archivio.zip.001", "archivio.zip.002" e "archivio.zip.003") pur senza
metterci una password, come fai?
Post by Parsifal
Si ma essendo primo gardo può essere superato\modificato da qualsiasi corte
di pari livello, quindi... ;)
Vedrai che quando al processo di megaupload arriveranno al primo grado
probabilmente saranno già arrivati al secondo a quello di googletube
vs viacom.
E anche non fosse così, anche non essendo vincolante dovranno comunque
tenerne conto (come del resto succede anche da noi).
Parsifal
2012-01-23 07:42:59 UTC
Permalink
Il Sun, 22 Jan 2012 22:46:41 +0100, in it.diritto.internet, Massi cadenti,
Post by Massi cadenti
Post by Parsifal
Vieto di caricare archivi con password?
Sew non sbaglio molti servizi di upload vietano di caricare file
crittografati.
Vieti (=lo scrivi nel contratto) o impedisci (=lo scrivi nel contratto
e ti adoperi tecnicamente per evitarlo)?
La seconda, nei limiti del possibile.
Post by Massi cadenti
Nel secondo caso come pensi di fare? Se io metto un archivio protetto
da password dentro un archivio non protetto che fai, scomprimi tutto a
mo di scatole cinesi?
*nei limiti del possibile*
Qui stiamo discutendo di responsabilità civile. Semplifichiamo ed
utilizziamo la legislazione italiana (senza considerare il dlgs 70/03).
Stiamo trattando di responsabilità ex 2043 (il 2051 lo scluderei, ma è
comunque discutibile), quindi si risponde del danno se questo è derivato da
dolo o colpa.
La colpa consiste in *negligenza*. *imprudenza* o *imperizia* (lasciamo da
parte e norme ed i regolamenti.
Quindi per evitare il risarcimento occorre dimostrare che il convenuto ha
adoperato l'ordianria diligenza e quindi adottato misure idonee ad evitare
*per quanto possibile* il danno.
--
A volte Dio calma il mare, altre volte il marinaio, ma qualche volta ci fa
nuotare.
Daniele Orlandi
2012-01-22 18:35:40 UTC
Permalink
Post by Parsifal
potrà non essere accurato al 100%, ma non lo vedo impossibile.
Nah, è impossibile, sia come mole di dati da analizzare sia per il fatto che
chi uploada può tranquillamente crittografare passando la chiave assieme
all'URI.

L'hoster non sarebbe in grado di comprendere il contenuto del file.

Lasciamo pure perdere giochi più sofisticati come la steganografia.

Ciao,
--
Daniele "Vihai" Orlandi
Bieco Illuminista #184213
Parsifal
2012-01-22 19:23:17 UTC
Permalink
Il Sun, 22 Jan 2012 19:35:40 +0100, in it.diritto.internet, Daniele
Post by Daniele Orlandi
Post by Parsifal
potrà non essere accurato al 100%, ma non lo vedo impossibile.
Nah, è impossibile, sia come mole di dati da analizzare sia per il fatto che
chi uploada può tranquillamente crittografare passando la chiave assieme
all'URI.
Vieti i file crittografati ed utilizzi blacklist basate su hash. Ovvio si
tratta di una scrematura, non della soluzione, ma se ti segnalo 10 volte il
medesimo file (stesso hash), allora ho ragione di dire che non fai quello
che potresti fare...
--
"Molti generali passarono ore terribili sul campo di battaglia; ma Cavour
ne passò di più terribili nel suo gabinetto [...] ore, notti di lotta e
d’angoscia passò, da uscirne con la ragione stravolta o con la morte nel
cuore" (Cuore, E. de Amicis)
Daniele Orlandi
2012-01-22 19:28:17 UTC
Permalink
Post by Parsifal
Vieti i file crittografati
Come ti ho descritto prima il problema è che non sai come si presenta un
file crittografato. È molto più facile che non sia in grado di riconoscerlo,
che il viceversa.
Post by Parsifal
ed utilizzi blacklist basate su hash.
Due file crittografati non è detto che abbiano lo stesso cyphertext, quindi
sono indistinguibili l'uno dall'altro a meno della lunghez.
Post by Parsifal
Ovvio si tratta di una scrematura, non della soluzione
Il problema è che si tratta di una scrematura del tutto inefficace per chi
fa utilizzo (abuso) massivo e organizzato del tuo servizio.
Post by Parsifal
, ma se ti segnalo 10 volte il medesimo file (stesso hash), allora ho
ragione di dire che non fai quello che potresti fare...
Non volevo entrare nel merito di Megaupload. Quello che citi è
indifendibile, certo. Se il file con hash 0123456789abcdef è stato segnalato
come protetto, un nuovo upload dello stesso file deve far suonare un
campanello.

Ciao,
--
Daniele "Vihai" Orlandi
Bieco Illuminista #184213
Parsifal
2012-01-22 20:16:15 UTC
Permalink
Il Sun, 22 Jan 2012 20:28:17 +0100, in it.diritto.internet, Daniele
Post by Daniele Orlandi
Come ti ho descritto prima il problema è che non sai come si presenta un
file crittografato. È molto più facile che non sia in grado di riconoscerlo,
che il viceversa.
Lo so, ma a "me" interessa scremare il grosso del carico. Ad esempio un
.zip con password dovresti essere in gardo di riconoscerlo e bloccarlo,
giusto?
Post by Daniele Orlandi
Post by Parsifal
ed utilizzi blacklist basate su hash.
Due file crittografati non è detto che abbiano lo stesso cyphertext, quindi
sono indistinguibili l'uno dall'altro a meno della lunghez.
Mi riferisco ai files plain.
Post by Daniele Orlandi
Post by Parsifal
Ovvio si tratta di una scrematura, non della soluzione
Il problema è che si tratta di una scrematura del tutto inefficace per chi
fa utilizzo (abuso) massivo e organizzato del tuo servizio.
<cinic>
Inefficace, ma cosmeticamente valida
</cinic>
Post by Daniele Orlandi
Post by Parsifal
, ma se ti segnalo 10 volte il medesimo file (stesso hash), allora ho
ragione di dire che non fai quello che potresti fare...
Non volevo entrare nel merito di Megaupload. Quello che citi è
indifendibile, certo. Se il file con hash 0123456789abcdef è stato segnalato
come protetto, un nuovo upload dello stesso file deve far suonare un
campanello.
Esatto, pewr questo dico che senza sapere coem sono arrivati a MU non
possiamo discuterne.
Ciao
--
Nessun uomo è tanto alto come quando si china per aiutare un bambino. A.
Lincoln
Daniele Orlandi
2012-01-22 23:48:04 UTC
Permalink
Post by Parsifal
Lo so, ma a "me" interessa scremare il grosso del carico. Ad esempio un
.zip con password dovresti essere in gardo di riconoscerlo e bloccarlo,
giusto?
Certamente, ma uno che è interessto ad abusare della tua piattafora non lo
zippa neanche, lo passa con GPG/PGP e lo chiama .pip

A quel punto cosa fai?
Post by Parsifal
Post by Daniele Orlandi
Il problema è che si tratta di una scrematura del tutto inefficace per
chi fa utilizzo (abuso) massivo e organizzato del tuo servizio.
<cinic>
Inefficace, ma cosmeticamente valida
</cinic>
Ah, cosmeticamente magari sì :)
Post by Parsifal
Esatto, pewr questo dico che senza sapere coem sono arrivati a MU non
possiamo discuterne.
Buona lettura (se ti va :) )

http://www.scribd.com/doc/78786408/Mega-Indictment
--
Daniele "Vihai" Orlandi
Bieco Illuminista #184213
Parsifal
2012-01-23 07:48:41 UTC
Permalink
Il Mon, 23 Jan 2012 00:48:04 +0100, in it.diritto.internet, Daniele
Post by Daniele Orlandi
Certamente, ma uno che è interessto ad abusare della tua piattafora non lo
zippa neanche, lo passa con GPG/PGP e lo chiama .pip
A quel punto cosa fai?
Dormo tranquillo in quanto *non potevo* sapere.
Ad essere cattivi potrei sostenere che sarebbe buona prassi limitare
l'upload a file controllabili, ma ne possiamo discutere.
Post by Daniele Orlandi
Post by Parsifal
<cinic>
Inefficace, ma cosmeticamente valida
</cinic>
Ah, cosmeticamente magari sì :)
A me interessa poter difendere il mio assistito davanti al giudice
dimostrando che ha fatto quanto era in suo potere per evitare abusi del
servizio. Null'altro ;)
Post by Daniele Orlandi
Post by Parsifal
Esatto, pewr questo dico che senza sapere coem sono arrivati a MU non
possiamo discuterne.
Buona lettura (se ti va :) )
http://www.scribd.com/doc/78786408/Mega-Indictment
Danke
--
La verità è come l'acqua, se non è pura non è verità (F.Carnelutti)
Dingo
2012-01-22 23:57:47 UTC
Permalink
Parsifal <***@people.it> wrote:
[..]
Post by Parsifal
Vieti i file crittografati
[...]
NO, NO! ma che dici? così si finisce con l'autolimitarsi la propria libertà
personale e si diventa VOLENTEROSI CARNEFICI DELLA LIBERTÀ

avete mai letto questo libro?
http://www.ibs.it/code/9788804442417/goldhagen-daniel-j-/volenterosi-carnefici-hitler.html

insegna che ieri i nazisti, oggi le lobby strumentalizzano la gente portandola
a fare il lavoro sporco per loro, PLAGIANDOLA mentalmente

c'è più di una buona ragione per crittografare i file da caricare su siti di
file hosting o backup, ed è proteggere i propri dati personali

faccio infine notare che... tutta questa spesa per compiacere le lobby perseguitando
megavideo e ci sono chissà quanti siti, nel web profondo, di pedomania ancora
attivi, e che magari godono che non ci si occupi di loro per fare favori ai
soliti noti

proprio forte la FBI
Parsifal
2012-01-23 08:20:10 UTC
Permalink
Post by Dingo
Post by Parsifal
Vieti i file crittografati
NO, NO! ma che dici? così si finisce con l'autolimitarsi la propria libertà
personale e si diventa VOLENTEROSI CARNEFICI DELLA LIBERTÀ
Perdonami, ma non vedo quale limitazione ci sia nel vietare
contrattualmente di caricare sul mio server dei file crittografati.
In alternativa ti consento l'im,piego di file crittografati con limiti di
banda (d'altra parte se ti prendi la briga di crittografare un file vuol
dire che l'accesso deve essere limitato, no?).
Post by Dingo
c'è più di una buona ragione per crittografare i file da caricare su siti di
file hosting o backup, ed è proteggere i propri dati personali
E tu tieni i tuoi backup su megaupload? Aperti al mondo? Scaricabili da
chiunque?

;)
Post by Dingo
faccio infine notare che... tutta questa spesa per compiacere le lobby perseguitando
megavideo e ci sono chissà quanti siti, nel web profondo, di pedomania ancora
attivi, e che magari godono che non ci si occupi di loro per fare favori ai
soliti noti
Discorso condivisibile, ma giuridicamente nullo.
Non è che se ti fanno una multa per diveito di sosta puoi difenderti
dicendo che dietro l'angolo spacciano ed è più grave.
--
Spesso ci si imbatte nel proprio destino sulla strada presa per evitarlo.
(Kung Fu Panda)
Francesco Potortì
2012-01-24 14:07:10 UTC
Permalink
Post by Parsifal
Post by Dingo
c'è più di una buona ragione per crittografare i file da caricare su siti di
file hosting o backup, ed è proteggere i propri dati personali
E tu tieni i tuoi backup su megaupload? Aperti al mondo? Scaricabili da
chiunque?
Beh, se sono cifrati già alla partenza...
Parsifal
2012-01-24 15:15:55 UTC
Permalink
Il Tue, 24 Jan 2012 15:07:10 +0100, in it.diritto.internet, Francesco
Post by Francesco Potortì
Post by Parsifal
Post by Dingo
c'è più di una buona ragione per crittografare i file da caricare su siti di
file hosting o backup, ed è proteggere i propri dati personali
E tu tieni i tuoi backup su megaupload? Aperti al mondo? Scaricabili da
chiunque?
Beh, se sono cifrati già alla partenza...
Tu ti fideresti di lasciare i tuoi dati a disposizione del mondo?
Sai bene che ciò che è sicuro oggi potrebbe non esserlo, anzi sicuramente
non lo sarà, tra qualche tempo.
--
Le più felici delle persone, non necessariamente hanno il meglio di ogni
cosa; soltanto traggono il meglio da ogni cosa che capita sul loro cammino.
(Einstein)
Francesco Potortì
2012-01-24 17:20:16 UTC
Permalink
Post by Parsifal
Il Tue, 24 Jan 2012 15:07:10 +0100, in it.diritto.internet, Francesco
Post by Francesco Potortì
Post by Parsifal
Post by Dingo
c'è più di una buona ragione per crittografare i file da caricare su siti di
file hosting o backup, ed è proteggere i propri dati personali
E tu tieni i tuoi backup su megaupload? Aperti al mondo? Scaricabili da
chiunque?
Beh, se sono cifrati già alla partenza...
Tu ti fideresti di lasciare i tuoi dati a disposizione del mondo?
Sai bene che ciò che è sicuro oggi potrebbe non esserlo, anzi sicuramente
non lo sarà, tra qualche tempo.
Beh, dipende dai backup e da che controllo ho su di essi. Al momento, i
miei sono in un hard disk a casa mia, dove penso proprio siano meno
sicuri di quanto sarebbero su megaupload ben cifrati.

Insomma, direi che preoccuparsi di una cosa del genere per usi normali è
da paranoici, e per usi professionali o molto segreti non ha senso, e
non perché siano esposti al mondo (al minimo sospetto di possibili nuovi
attacchi basterebbe cancellarli) ma perché in questi casi non si danno i
dati a terze parti.
Parsifal
2012-01-24 19:10:33 UTC
Permalink
Il Tue, 24 Jan 2012 18:20:16 +0100, in it.diritto.internet, Francesco
Post by Francesco Potortì
Post by Parsifal
Post by Francesco Potortì
Beh, se sono cifrati già alla partenza...
Tu ti fideresti di lasciare i tuoi dati a disposizione del mondo?
Sai bene che ciò che è sicuro oggi potrebbe non esserlo, anzi sicuramente
non lo sarà, tra qualche tempo.
Beh, dipende dai backup e da che controllo ho su di essi. Al momento, i
miei sono in un hard disk a casa mia, dove penso proprio siano meno
sicuri di quanto sarebbero su megaupload ben cifrati.
Magari mi sfugge qualcosa, ma su MU i dati non sono direttamente
accessibili a chiunque?
Non l'ho mai utilizzato quindi è possibile che mi sbagli, ma se i dati sono
direttamente accessibili mi sembra un azzardo confidare nella sola
crittografia.
--
Contrordine compagni! La frase pubblicata sull'Unità: "I compagni che non
volano sono traditori", contiene un errore di stampa, e pertanto va letta:
"I compagni che non votano sono traditori". (dal Candido, 7 marzo 1948)
Massi cadenti
2012-01-24 22:49:56 UTC
Permalink
Post by Parsifal
Post by Francesco Potortì
Beh, dipende dai backup e da che controllo ho su di essi. Al momento, i
miei sono in un hard disk a casa mia, dove penso proprio siano meno
sicuri di quanto sarebbero su megaupload ben cifrati.
Magari mi sfugge qualcosa, ma su MU i dati non sono direttamente
accessibili a chiunque?
Non l'ho mai utilizzato quindi è possibile che mi sbagli, ma se i dati sono
direttamente accessibili mi sembra un azzardo confidare nella sola
crittografia.
Se uppo un gpgdisk puoi pure scaricartelo, poi starai lì i prossimi
millenni per trovare la chiave... perché la chiave non sarà "pippo"
Parsifal
2012-01-25 14:21:32 UTC
Permalink
Il Tue, 24 Jan 2012 23:49:56 +0100, in it.diritto.internet, Massi cadenti,
Post by Massi cadenti
Se uppo un gpgdisk puoi pure scaricartelo, poi starai lì i prossimi
millenni per trovare la chiave... perché la chiave non sarà "pippo"
E perché non truecrypt?
In ogni caso, sei proprio così sicuro che tra uno o due mesi (o tra un
annetto) qualcuno non trovi l'algoritmo di decodifica? Nell'attesa non è
che sia un grosso problema archiviare qualche tera di dati potenzialmente
utili...
--
La verità spesso è così semplice ed elementare che appare incredibile.
(G.Guareschi)
Massi cadenti
2012-01-25 18:43:14 UTC
Permalink
Post by Parsifal
Post by Massi cadenti
Se uppo un gpgdisk puoi pure scaricartelo, poi starai lì i prossimi
millenni per trovare la chiave... perché la chiave non sarà "pippo"
E perché non truecrypt?
E' lo stesso
Post by Parsifal
In ogni caso, sei proprio così sicuro che tra uno o due mesi (o tra un
annetto) qualcuno non trovi l'algoritmo di decodifica?
L'algoritmo è noto, non c'è nulla da trovare, semplicemente senza la
password non si va da nessuna parte ;)
Parsifal
2012-01-26 08:05:37 UTC
Permalink
Il Wed, 25 Jan 2012 19:43:14 +0100, in it.diritto.internet, Massi cadenti,
Post by Massi cadenti
Post by Parsifal
Post by Massi cadenti
Se uppo un gpgdisk puoi pure scaricartelo, poi starai lì i prossimi
millenni per trovare la chiave... perché la chiave non sarà "pippo"
E perché non truecrypt?
E' lo stesso
Per nulla, in primis è open source e puoi essere relativamente sicuro che
non abbia backdoor, in subordine hai la possibilità di creare un hidden
disk, di modo che l'attaccante non possa sapere se è arrivato ai dati buoni
o solo ad un decoy.
Post by Massi cadenti
Post by Parsifal
In ogni caso, sei proprio così sicuro che tra uno o due mesi (o tra un
annetto) qualcuno non trovi l'algoritmo di decodifica?
L'algoritmo è noto, non c'è nulla da trovare, semplicemente senza la
password non si va da nessuna parte ;)
Mi son spiegatoi male: leggi l'algoritmo che permette di forzare la
cifratura. E' "solo" questione di matematica teorica, ad altissimo livello,
certo, ma in continua evoluzione.
--
Ci sono solo due modi di vivere la propria vita: uno come se niente fosse
un miracolo; l'altro come se tutto fosse un miracolo. (citato in Michael J.
Gelb, Il Genio che c'è in te. Albert Einstein)
Massi cadenti
2012-01-31 07:11:54 UTC
Permalink
Post by Parsifal
Post by Massi cadenti
Post by Parsifal
Post by Massi cadenti
Se uppo un gpgdisk puoi pure scaricartelo, poi starai lì i prossimi
millenni per trovare la chiave... perché la chiave non sarà "pippo"
E perché non truecrypt?
E' lo stesso
Per nulla, in primis è open source e puoi essere relativamente sicuro che
non abbia backdoor,
Ho scritto GPGdisk (anche detto GNUPGdisk) non PGPdisk che è closed
source...:D
Post by Parsifal
Mi son spiegatoi male: leggi l'algoritmo che permette di forzare la
cifratura. E' "solo" questione di matematica teorica, ad altissimo livello,
certo, ma in continua evoluzione.
Il fatto è che non si conosce ad oggi un modo per forzare la
cifratura, l'unico è il brute force ma se la password è
sufficientemente robusta (no, "pippo" non va bene... almeno si
ingegnassero a scrivere "P!pP0$" che comunque sarebbe troppo
corta...:P) ci impiega *DECENNI*.
Parsifal
2012-01-31 09:09:08 UTC
Permalink
Il Tue, 31 Jan 2012 08:11:54 +0100, in it.diritto.internet, Massi cadenti,
Post by Massi cadenti
Ho scritto GPGdisk (anche detto GNUPGdisk) non PGPdisk che è closed
source...:D
Sorry, hai ragione ho preso una g per una p ;)
Post by Massi cadenti
Il fatto è che non si conosce ad oggi un modo per forzare la
cifratura, l'unico è il brute force ma se la password è
sufficientemente robusta (no, "pippo" non va bene... almeno si
ingegnassero a scrivere "P!pP0$" che comunque sarebbe troppo
corta...:P) ci impiega *DECENNI*.
Yes son d'accordo, ma non confiderei sul fatto che il modo per forzare la
cifratura non possa essere scoperto a (relativamente) breve.
L'ho già scritto che son paranoico, vero?
--
"Be vewy vewy quiet, I'm hunting wabbits"
ValeRyo Saeba
2012-01-31 09:19:13 UTC
Permalink
Post by Parsifal
Yes son d'accordo, ma non confiderei sul fatto che il modo per
forzare la cifratura non possa essere scoperto a (relativamente)
breve.
Quoto.
--
ValeRyo
Francesco Potortì
2012-01-31 22:22:10 UTC
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Post by Parsifal
Post by Massi cadenti
Il fatto è che non si conosce ad oggi un modo per forzare la
cifratura, l'unico è il brute force ma se la password è
sufficientemente robusta (no, "pippo" non va bene... almeno si
ingegnassero a scrivere "P!pP0$" che comunque sarebbe troppo
corta...:P) ci impiega *DECENNI*.
Non decenni. Con i metodi attuali, il calcolatore più veloce
teoricamente concepibile impiegherebbe un tempo più lungo della vita
dell'universo.
Post by Parsifal
Yes son d'accordo, ma non confiderei sul fatto che il modo per forzare la
cifratura non possa essere scoperto a (relativamente) breve.
Sempre posto che di sicuro c'è solo la morte, al momento questo è più
sicuro della morte, visto che i casi di esseri umani morti sono
relativamente pochi (alcuni miliardi). Al momento AES ha più di dieci
anni, durante i quali centinaia di matematici di tutto il mondo non hanno
fatto che studiarlo e cercare metodi di trovarne la chiave che siano più
veloci della forza bruta. AES è molto ben compreso teoricamente, e
tuttavia nel caso generale finora si è riusciti ad andare quattro volte
più veloce della forza bruta, sempre molto più dell'età dell'universo.
Post by Parsifal
L'ho già scritto che son paranoico, vero?
Le tastiere sono piene di microbi...
Massi cadenti
2012-01-31 22:39:11 UTC
Permalink
Post by Francesco Potortì
Non decenni. Con i metodi attuali, il calcolatore più veloce
teoricamente concepibile impiegherebbe un tempo più lungo della vita
dell'universo.
Dipende, è in proporzione dalla lunghezza della chiave. Se non si sa
nulla della chiave, nemmeno il numero di caratteri, prima di trovare
quella giusta andranno testate tutte le combinazioni con meno
caratteri di quella. Ipotizzando una chiave di 12 caratteri (che
comunque sono relativamente pochi) devi provare prima 1, poi 2, poi 3
eccetera fino a 11 caratteri (e ogni volta tutte le combinazioni
possibili che aumentano in proporzione) senza mai trovare la chiave,
quindi cominci a provare 12 e prima di finire trovi la chiave.
Francesco Potortì
2012-02-01 12:53:24 UTC
Permalink
Post by Massi cadenti
Post by Francesco Potortì
Non decenni. Con i metodi attuali, il calcolatore più veloce
teoricamente concepibile impiegherebbe un tempo più lungo della vita
dell'universo.
Dipende, è in proporzione dalla lunghezza della chiave. Se non si sa
nulla della chiave, nemmeno il numero di caratteri, prima di trovare
quella giusta andranno testate tutte le combinazioni con meno
caratteri di quella. Ipotizzando una chiave di 12 caratteri (che
comunque sono relativamente pochi) devi provare prima 1, poi 2, poi 3
eccetera fino a 11 caratteri (e ogni volta tutte le combinazioni
possibili che aumentano in proporzione) senza mai trovare la chiave,
quindi cominci a provare 12 e prima di finire trovi la chiave.
Parlavamo di metodi allo stato dell'arte e supponevo un uso consapevole,
come AES con chiavi standard.

Parsifal
2012-02-01 08:39:15 UTC
Permalink
Il Tue, 31 Jan 2012 23:22:10 +0100, in it.diritto.internet, Francesco
Post by Francesco Potortì
Post by Parsifal
L'ho già scritto che son paranoico, vero?
Le tastiere sono piene di microbi...
Salvo che imparino a leggere e vadano in giro a parlare di quello che hanno
letto, non sono un problema per la sicurezza ;)
--
"Men are not hanged for stealing horses, but that horses may not be
stolen"
roberto
2012-02-01 09:56:09 UTC
Permalink
Post by Parsifal
Il Tue, 31 Jan 2012 23:22:10 +0100, in it.diritto.internet, Francesco
Post by Francesco Potortì
Post by Parsifal
L'ho già scritto che son paranoico, vero?
Le tastiere sono piene di microbi...
Salvo che imparino a leggere e vadano in giro a parlare di quello che hanno
letto, non sono un problema per la sicurezza ;)
Un bio-keylogger?
Roba da farci un film.
--
|Save our planet!
Ciao |Save wildlife!
roberto |For your E-MAIL use ONLY recycled Bytes !!
|roberto poggi ***@softhome.net
Francesco Potortì
2012-01-25 00:06:36 UTC
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Post by Parsifal
Non l'ho mai utilizzato quindi è possibile che mi sbagli, ma se i dati sono
direttamente accessibili mi sembra un azzardo confidare nella sola
crittografia.
Una cifratura allo stato dell'arte crittografica (AES, ad esempio) e con
chiave abbastanza lunga (2048 bit ad esempio) non è scassinabile.

Lo è se vengono inventati nuovi metodi di attacco o giochi simili. Ma
pur così, le risorse necessarie sono al di là di qualunque hobbista o
ladruncolo. Se emergono possibilità di questo genere, fai sempre in
tempo a cancellare tutto.

Se hai paura che qualcuno si copi i tuoi dati cifrati, e li conservi
nella remota eventualità che un giorno venga inventato un metodo di
attacco, allora i tuoi dati sono molto preziosi, al punto da avere
nemici con risorse enormi, e allora i tuoi problemi sono altri e non ha
senso che tu ti affidi a un terzo per conservare i tuoi dati, perlomeno
non senza altre precauzioni.
Massi cadenti
2012-01-25 00:13:47 UTC
Permalink
Post by Francesco Potortì
Post by Parsifal
Non l'ho mai utilizzato quindi è possibile che mi sbagli, ma se i dati sono
direttamente accessibili mi sembra un azzardo confidare nella sola
crittografia.
Una cifratura allo stato dell'arte crittografica (AES, ad esempio) e con
chiave abbastanza lunga (2048 bit ad esempio) non è scassinabile.
"Non è" in senso assoluto non esiste (non esiste per nessuna
protezione al mondo).
"Con conoscenze e tecnologie attuali, non è scassinabile in tempi
umanamente accettabili" già va meglio. :)
Il fatto è che nel caso dell'AES non è questione di volontà o di
complicatezza dell'algoritmo (che è ben noto) ma che non esistono modi
(ad es.master key) per aggirarlo (a meno di cattive implementazioni) e
che se la password (che è il punto debole essendo creata e gestita
dall'uomo) è forte e non viene persa o peggio ancora salvata in un
file di testo in chiaro di nome "password.txt", non c'è modo di
aggirarla.
Certo, se uno la password la scrive su un post-it e la appiccica sul
monitor puoi mettere tutta la crittografia che ti pare ma nessun
sistema può rimediare alla stupidità umana. :)
Skull
2012-01-25 06:48:48 UTC
Permalink
Post by Massi cadenti
"Non è" in senso assoluto non esiste (non esiste per nessuna
protezione al mondo).
"Con conoscenze e tecnologie attuali, non è scassinabile in tempi
umanamente accettabili" già va meglio. :)
Il fatto è che nel caso dell'AES non è questione di volontà o di
complicatezza dell'algoritmo (che è ben noto) ma che non esistono modi
(ad es.master key) per aggirarlo (a meno di cattive implementazioni) e
che se la password (che è il punto debole essendo creata e gestita
dall'uomo) è forte e non viene persa o peggio ancora salvata in un
file di testo in chiaro di nome "password.txt", non c'è modo di
aggirarla.
Certo, se uno la password la scrive su un post-it e la appiccica sul
monitor puoi mettere tutta la crittografia che ti pare ma nessun
sistema può rimediare alla stupidità umana. :)
Senza voler parlare per conto di Francesco, ma proprio per la ragione
che dici, gli attacchi che vengono portati ai meccanismi crittografici
*non* si basano (perlopiù) su approcci crittoanalitici, bensì di
intelligence.

E chi sia abbastanza capace e determinato a metterli in atto non lo
tieni fuori dai tuoi dati solo perchè non li hai messi in cloud...
Francesco Potortì
2012-01-25 18:04:50 UTC
Permalink
Post by Massi cadenti
Post by Francesco Potortì
Post by Parsifal
Non l'ho mai utilizzato quindi è possibile che mi sbagli, ma se i dati sono
direttamente accessibili mi sembra un azzardo confidare nella sola
crittografia.
Una cifratura allo stato dell'arte crittografica (AES, ad esempio) e con
chiave abbastanza lunga (2048 bit ad esempio) non è scassinabile.
"Non è" in senso assoluto non esiste (non esiste per nessuna
protezione al mondo).
Certo. Infatti nel seguito precisavo.
Parsifal
2012-01-25 14:29:09 UTC
Permalink
Il Wed, 25 Jan 2012 01:06:36 +0100, in it.diritto.internet, Francesco
Post by Francesco Potortì
Una cifratura allo stato dell'arte crittografica (AES, ad esempio) e con
chiave abbastanza lunga (2048 bit ad esempio) non è scassinabile.
Lo è se vengono inventati nuovi metodi di attacco o giochi simili. Ma
pur così, le risorse necessarie sono al di là di qualunque hobbista o
ladruncolo. Se emergono possibilità di questo genere, fai sempre in
tempo a cancellare tutto.
Ecco qui ti volevo. La ia perplessita sull'impèiego di un sistema "aperto"
come MU è proprio questa.
Suppongo di poter accedere al pacchetto crittografato in ogni momento,
giusto?
COsa mi vieta di scaricartlo e di tenerlo da una parte finché non si
presenta l'occasione di aprirlo?
Non parlo di attacchi mirati, ma di ata carving basato sull'acquisizione di
backup da utilizzare per acquisire dati personali ed altro.
Post by Francesco Potortì
Se hai paura che qualcuno si copi i tuoi dati cifrati, e li conservi
nella remota eventualità che un giorno venga inventato un metodo di
attacco, allora i tuoi dati sono molto preziosi, al punto da avere
nemici con risorse enormi, e allora i tuoi problemi sono altri e non ha
senso che tu ti affidi a un terzo per conservare i tuoi dati, perlomeno
non senza altre precauzioni.
Ecco è qui che non siamo d'accordo. Non parlo di un attacco mirato, ma di
una raccolta indiscriminata di dati da utilizzare.
Nota che non sono contrario al cloud, tutt'altro, ma mi lascia perplesso
l'idea di caricare i dati in un servizio aperto all'universo. Tutto qui.
--
Il vecchio scosse il capo: — Che gioventù — gridò indignato. — Non sono
ancora nati e già accampano dei diritti ! (G.Guareschi)
Francesco Potortì
2012-01-25 18:09:39 UTC
Permalink
Post by Parsifal
Il Wed, 25 Jan 2012 01:06:36 +0100, in it.diritto.internet, Francesco
Post by Francesco Potortì
Se hai paura che qualcuno si copi i tuoi dati cifrati, e li conservi
nella remota eventualità che un giorno venga inventato un metodo di
attacco, allora i tuoi dati sono molto preziosi, al punto da avere
nemici con risorse enormi, e allora i tuoi problemi sono altri e non ha
senso che tu ti affidi a un terzo per conservare i tuoi dati, perlomeno
non senza altre precauzioni.
Ecco è qui che non siamo d'accordo. Non parlo di un attacco mirato, ma di
una raccolta indiscriminata di dati da utilizzare.
Richiederebbe una quantità di risorse di memorizzazione enorme, di
utilizzo remoto. E che, nel caso potesse essere utilizzata,
richiederebbe capacità computazionali smisurate. Insomma, sì, tutto può
essere, ma è enormemente più probabile essere colpiti da un fulmine. A
meno, di nuovo, che i tuoi dati siano molto preziosi, nel qual caso
l'intero discorso cade. O a meno che tu non tolleri l'idea che fra
vent'anni possano in linea di principio essere decifrati (fra vent'anni
non riesco a immaginare cosa potrebbe succedere, e non credo a chi dice
di riuscirci :)
Post by Parsifal
Nota che non sono contrario al cloud, tutt'altro, ma mi lascia perplesso
l'idea di caricare i dati in un servizio aperto all'universo. Tutto qui.
Massi cadenti
2012-01-25 18:46:38 UTC
Permalink
Post by Francesco Potortì
Richiederebbe una quantità di risorse di memorizzazione enorme, di
utilizzo remoto. E che, nel caso potesse essere utilizzata,
richiederebbe capacità computazionali smisurate. Insomma, sì, tutto può
essere, ma è enormemente più probabile essere colpiti da un fulmine. A
meno, di nuovo, che i tuoi dati siano molto preziosi, nel qual caso
l'intero discorso cade. O a meno che tu non tolleri l'idea che fra
vent'anni possano in linea di principio essere decifrati (fra vent'anni
non riesco a immaginare cosa potrebbe succedere, e non credo a chi dice
di riuscirci :)
C'è anche da dire che ammesso e non concesso che decifrare quei dati
dimostrasse un uso illegale di qualche tipo, è assai probabile che tra
vent'anni l'eventuale reato sia caduto in prescrizione. A meno che non
stai cercando prove di reati che non si prescrivono, ma non sono poi
molti (praticamente solo quelli la cui pena massima è l'ergastolo).
Parsifal
2012-01-26 08:16:02 UTC
Permalink
Il Wed, 25 Jan 2012 19:46:38 +0100, in it.diritto.internet, Massi cadenti,
Post by Massi cadenti
C'è anche da dire che ammesso e non concesso che decifrare quei dati
dimostrasse un uso illegale di qualche tipo, è assai probabile che tra
vent'anni l'eventuale reato sia caduto in prescrizione. A meno che non
stai cercando prove di reati che non si prescrivono, ma non sono poi
molti (praticamente solo quelli la cui pena massima è l'ergastolo).
Aspé non stiamo parlando di reati, ma di dati personali di valore medio (i
classico backup che il 90% delle persone fa: foto, mail, dati bancari e
poco altro)
--
Ora, può darsi che il supplizio più grande e più forte non stia nelle
ferite, ma nel sapere con certezza che, ecco, tra un'ora, poi tra dieci
minuti, poi tra mezzo minuto, poi adesso, ecco, in quell’istante, l'anima
volerà via dal corpo e tu non esisterai più come uomo, e questo ormai con
certezza; l’essenziale è questa certezza. (L'idiota, Fëdor Mikhailovic
Dostoevskij)
Parsifal
2012-01-26 08:14:01 UTC
Permalink
Il Wed, 25 Jan 2012 19:09:39 +0100, in it.diritto.internet, Francesco
Post by Francesco Potortì
Post by Parsifal
Ecco è qui che non siamo d'accordo. Non parlo di un attacco mirato, ma di
una raccolta indiscriminata di dati da utilizzare.
Richiederebbe una quantità di risorse di memorizzazione enorme, di
utilizzo remoto. E che, nel caso potesse essere utilizzata,
richiederebbe capacità computazionali smisurate. Insomma, sì, tutto può
essere, ma è enormemente più probabile essere colpiti da un fulmine. A
Paranoia is a Virtue ;)
Post by Francesco Potortì
meno, di nuovo, che i tuoi dati siano molto preziosi, nel qual caso
l'intero discorso cade. O a meno che tu non tolleri l'idea che fra
vent'anni possano in linea di principio essere decifrati (fra vent'anni
non riesco a immaginare cosa potrebbe succedere, e non credo a chi dice
di riuscirci :)
Ammetto che l'idea che tra 20 anni qualcuno possa leggere le mie email di
oggi mi infastidisce molto ;)
Il mio discorso è, però, differente: ci sono X^N sistemi cloud che ti
permettono di conservare i tuoi dati in maniera più sicura. La maggior
parte è gratuita o quasi; perché rischiare con un sistema aperto e pensato
appositamente per la condivisione di files? IMvHO il gioco non vale la
candela.
--
Noi siamo da secoli
Calpesti, derisi,
Perché non siam popolo,
Perché siam divisi.
Francesco Potortì
2012-01-27 00:58:08 UTC
Permalink
Post by Parsifal
Il Wed, 25 Jan 2012 19:09:39 +0100, in it.diritto.internet, Francesco
Post by Francesco Potortì
Post by Parsifal
Ecco è qui che non siamo d'accordo. Non parlo di un attacco mirato, ma di
una raccolta indiscriminata di dati da utilizzare.
Richiederebbe una quantità di risorse di memorizzazione enorme, di
utilizzo remoto. E che, nel caso potesse essere utilizzata,
richiederebbe capacità computazionali smisurate. Insomma, sì, tutto può
essere, ma è enormemente più probabile essere colpiti da un fulmine. A
Paranoia is a Virtue ;)
In questo caso il discorso si chiude :)
Post by Parsifal
Post by Francesco Potortì
meno, di nuovo, che i tuoi dati siano molto preziosi, nel qual caso
l'intero discorso cade. O a meno che tu non tolleri l'idea che fra
vent'anni possano in linea di principio essere decifrati (fra vent'anni
non riesco a immaginare cosa potrebbe succedere, e non credo a chi dice
di riuscirci :)
Ammetto che l'idea che tra 20 anni qualcuno possa leggere le mie email di
oggi mi infastidisce molto ;)
Anche in questo caso il discorso sichiude :)
Post by Parsifal
Il mio discorso è, però, differente: ci sono X^N sistemi cloud che ti
permettono di conservare i tuoi dati in maniera più sicura. La maggior
parte è gratuita o quasi; perché rischiare con un sistema aperto e pensato
appositamente per la condivisione di files? IMvHO il gioco non vale la
candela.
La condivisione è a scelta, che io sapia. In ogni caso, il rischio
significativo è dovuto al fornitore cui ti affidi, non a queli che
dovrebbero da lui scaricare per copiare i tuoi dati (assieme a quelli di
altri milioni di persone), per cui che i tuoi dati siano pubblici o no,
poco cambia.
Parsifal
2012-01-27 14:42:24 UTC
Permalink
Il Fri, 27 Jan 2012 01:58:08 +0100, in it.diritto.internet, Francesco
Post by Francesco Potortì
Post by Parsifal
Il mio discorso è, però, differente: ci sono X^N sistemi cloud che ti
permettono di conservare i tuoi dati in maniera più sicura. La maggior
parte è gratuita o quasi; perché rischiare con un sistema aperto e pensato
appositamente per la condivisione di files? IMvHO il gioco non vale la
candela.
La condivisione è a scelta, che io sapia. In ogni caso, il rischio
significativo è dovuto al fornitore cui ti affidi, non a queli che
dovrebbero da lui scaricare per copiare i tuoi dati (assieme a quelli di
altri milioni di persone), per cui che i tuoi dati siano pubblici o no,
poco cambia.
Io sapevo (credevo) che fosse sempre attiva.
Per il resto concordo
--
On some positions, Cowardice asks the question, "Is it safe?" Expediency
asks the question, "Is it politic?" And Vanity comes along and asks the
question, "Is it popular?" But Conscience asks the question "Is it right?"
And there comes a time when one must take a position that is neither safe,
nor politic, nor popular, but he must do it because Conscience tells him it
is right. (M.L. King)
Francesco Potortì
2012-01-27 15:33:19 UTC
Permalink
Post by Parsifal
La condivisione è a scelta, che io sapia. [...]
Io sapevo (credevo) che fosse sempre attiva.
Per quanto sapevo, e per quanto sono riuscito a trovare di conferma, tu
carichi un file e il servizio ti dà un link. Se lo vuoi condividere,
puoi dare in giro il link, altrimenti te lo tieni per te.
Essenzialmente quel che faccio io quando devo condividere un file sul
mio server web: creo un file temporaneo e do il link a quelli cui
interessa. Loro offrono il servizio a chi non ha un server web.

A me tutta questa storia puzza di bruciato. Mi dà l'impressione che i
signori del copyright stiano facendo terra bruciata tutto attorno a sé
pur di mantenersi in piedi in un mondo dove le loro rendite di posizione
si vanno squagliando.
Parsifal
2012-01-30 08:33:27 UTC
Permalink
Il Fri, 27 Jan 2012 16:33:19 +0100, in it.diritto.internet, Francesco
Post by Francesco Potortì
Per quanto sapevo, e per quanto sono riuscito a trovare di conferma, tu
carichi un file e il servizio ti dà un link. Se lo vuoi condividere,
puoi dare in giro il link, altrimenti te lo tieni per te.
Essenzialmente quel che faccio io quando devo condividere un file sul
mio server web: creo un file temporaneo e do il link a quelli cui
interessa. Loro offrono il servizio a chi non ha un server web.
Ok
Post by Francesco Potortì
A me tutta questa storia puzza di bruciato. Mi dà l'impressione che i
signori del copyright stiano facendo terra bruciata tutto attorno a sé
pur di mantenersi in piedi in un mondo dove le loro rendite di posizione
si vanno squagliando.
Ammesso e non concesso che non ci sia altro... in ogni caso la faccenda
puzza
--
Piccola palla spinta da un fucile, uccider può l'eroe ed anche il vile.
Francesco Potortì
2012-01-30 08:47:59 UTC
Permalink
Post by Parsifal
Post by Francesco Potortì
A me tutta questa storia puzza di bruciato. Mi dà l'impressione che i
signori del copyright stiano facendo terra bruciata tutto attorno a sé
pur di mantenersi in piedi in un mondo dove le loro rendite di posizione
si vanno squagliando.
Ammesso e non concesso che non ci sia altro... in ogni caso la faccenda
puzza
Leggevo che stavano per lanciare un servizio di distribuzione musicale
che girava il 90% degli incassi agli autori e questo può aver spinto gli
editori a spingere in ogni modo per la chiusura, ma mi sa che siamo
nella fantapolitica: magari è vero, ma non lo sapremo mai.

È di oggi la notizia che i dati confiscati rischiano la cancellazione
già da giovedì prossimo:
<http://www.nydailynews.com/news/world/megaupload-user-data-deleted-thursday-federal-prosecutors-article-1.1013936>
quanta fretta...
Dingo
2012-01-31 01:05:03 UTC
Permalink
***@potorti.it (Francesco =?utf-8?Q?Potort=C3=AC?=) wrote:
[...]
Post by Francesco Potortì
Leggevo che stavano per lanciare un servizio di distribuzione musicale
che girava il 90% degli incassi agli autori e questo può aver spinto
gli editori a spingere in ogni modo per la chiusura, ma mi sa che siamo
nella fantapolitica
[...]
senza *può*, *HA SPINTO* a organizzare l'operazione (con l'avallo di un giudice

Neil H. MacBride
http://en.wikipedia.org/wiki/Neil_MacBride

con questo bel curriculum:

http://brunosaetta.it/internet/megaupload-e-la-presunzione-di-colpevolezza.html

"chi Ú MacBride? Neil H. MacBride, avvocato, ha svolto incarichi come vice
presidente e consigliere generale del gruppo antipirateria della BSA, l’associazione
che raggruppa tutti i maggiori produttori di software, ispiratore di leggi
antipirateria, che nel 2009 viene nominato da Obama vice procuratore generale
nel tribunale del distretto est della Virginia. È interessante notare che,
come anche altri precedenti presidenti, Obama ha piazzato in alcuni posti chiave
della pubblica amministrazione e della magistratura, ben 5 ex membri della
Riaa e della BSA."

infatti Ú dal momento dell'annuncio di megabox che Ú iniziata la vera persecuzione
ILLEGALE contro megaupload

http://torrentfreak.com/from-rogue-to-vogue-megaupload-and-kim-dotcom-111218/

"I think what really happened is that UMG realized how powerful our message
was, how potent it would become, and how positively it would affect Mega’s
image. From rogue to vogue. *They decided to stop us at all costs*, that becomes
clear when you see the defense strategy of UMG in court. They have nothing
and they don’t even care."

da notare che la UNIVERSAL MUSIC GROUP aveva per ben 2 volte ILLEGITTIMAMENTE
disabilitato il video promozionale su youtube, che ha risposto assai duramente
intimando alla UMG di non provare più a disabilitare video di cui non deteneva
alcun copyright

la bellissima MEGAUPLOAD SONG (Kim DOTCOM a 1:51)


*bit by bit, UNLIMITED, it's a HIT!*

testi dello stesso Dotcom

io un altro hosting lo potrò trovare, ma spero che Kim Dotcom non si suicidi
in carcere, io sinceramente dopo tutta questa acredine e la distruzione di
una MIA creatura, una impresa che contribuiva al benessere degli stati uniti,
col pagamento dei server, e alle poche videoteche rimaste, che senza megavideo
non venderanno nemmeno quei due -tre supporti che il cinefilo si cercava perchÚ
scoperti on-line, non reggerei, comunque ne traggo ammonimento e se un giorno
decidessi di mettere sù un serevizio di filehosting me ne vado in un paese
inimicissimo degli stati uniti (l'Iran sarebbe perfetto a parte un paio di
sgradevoli particolari)
Parsifal
2012-01-26 08:27:42 UTC
Permalink
Il Wed, 25 Jan 2012 19:09:39 +0100, in it.diritto.internet, Francesco
Post by Francesco Potortì
Richiederebbe una quantità di risorse di memorizzazione enorme, di
Sinceramente a quanto ammonta il BP *online* medio di un utente?
COnsiderando che lo deve caricare in blocco (parliamo di un PGP disk o
altro sistema crittografato) e che, salvo fibra, la banda in upload è 1Mbps
diciamo che posso ragionevolmente presumere che il nostro utente non
cqarichi più di 10 GB (e ci metterebbe all'incirca un giorno), più
probabile che carichi vari pacchetti più piccoli, ma facciamo finta che
siano blocchi da 10GB.
In un Hard disk da un tera (meno di 100 euro) ne posso conservare un
centinaio, non lo vedo così impossibile.
--
Non hai veramente capito qualcosa finché non sei in grado di spiegarlo a
tua nonna. (Albert Einstein)
Francesco Potortì
2012-01-27 01:01:56 UTC
Permalink
Post by Parsifal
Il Wed, 25 Jan 2012 19:09:39 +0100, in it.diritto.internet, Francesco
Post by Francesco Potortì
Richiederebbe una quantità di risorse di memorizzazione enorme, di
Sinceramente a quanto ammonta il BP *online* medio di un utente?
COnsiderando che lo deve caricare in blocco (parliamo di un PGP disk o
altro sistema crittografato) e che, salvo fibra, la banda in upload è 1Mbps
diciamo che posso ragionevolmente presumere che il nostro utente non
cqarichi più di 10 GB (e ci metterebbe all'incirca un giorno), più
probabile che carichi vari pacchetti più piccoli, ma facciamo finta che
siano blocchi da 10GB.
In un Hard disk da un tera (meno di 100 euro) ne posso conservare un
centinaio, non lo vedo così impossibile.
A meno che queste cose non siano mirate (nel qual caso, come dicevo, il
discorso perde di senso) vanno fatte sui grandi numeri, cioè milioni di
persone. Il che significa investire almeno un euro a persona, cioè
milioni di euri, nell'eventualità che un domani, fra X anni, io possa
provare, spendendo probabilmente altrettanti milioni, a decifrare e
interpretare e utilizzare i dati di persone di cui nella stragrande
maggioranza non mi interessa nulla. È possibile, certo, ma di nuovo
siamo nel caso dell'essere colpiti da un fulmine.
Massi cadenti
2012-01-23 01:13:35 UTC
Permalink
On Sun, 22 Jan 2012 19:35:40 +0100, Daniele Orlandi
Post by Daniele Orlandi
Nah, è impossibile, sia come mole di dati da analizzare
Per la cronaca, avevo letto da qualche parte che l'intero database di
megaupload ammonta a 50.000 petabyte di dati (cioè oltre 50 milioni di
terabyte, cioè, per capirci meglio, poco meno di 11,5 milioni di DVD a
singolo strato completamente pieni).
Massi cadenti
2012-01-23 01:32:24 UTC
Permalink
On Mon, 23 Jan 2012 02:13:35 +0100, Massi cadenti
Post by Massi cadenti
Post by Daniele Orlandi
Nah, è impossibile, sia come mole di dati da analizzare
Per la cronaca, avevo letto da qualche parte che l'intero database di
megaupload ammonta a 50.000 petabyte di dati (cioè oltre 50 milioni di
terabyte, cioè, per capirci meglio, poco meno di 11,5 milioni di DVD a
singolo strato completamente pieni).
Volevo dire ovviamente 11,5 MILIARDI di DVD
Cicerchia Trovax
2012-01-22 08:54:00 UTC
Permalink
Ho letto ieri su un sito che sarà possibile recuperare i dati, per gli
utenti che usavano il sito per caricarli. Io comunque non ci andrei
nenanche se ci avessi tenuto su le foto di famiglia! :-)
Avv. Massimiliano Silveri
2012-01-26 00:48:57 UTC
Permalink
Post by Dingo
si può fare?
Pare che in Spagna abbiano fatto causa all'FBI

\fonte: Punto Informatico
--
Avv. Massimiliano Silveri
Sito web: www.avvocatosilveri.it
Togli le parti da togliere per rispondermi in privato
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